Terra Trema 24 Sep - 30 Nov 2019 Naples

Terra Trema
a collaboration with Mendes Wood DM
24 Sep - 30 Nov 2019

 

Private view: 21 Settembre 2019

Date della mostra: 24 Settembre – 30 Novembre 2019

 

Thomas Dane Gallery

Via Francesco Crispi, 69

Napoli

 

Sin dall’inaugurazione del gennaio 2018 a Napoli, la Thomas Dane Gallery ha aspirato a riflettere il dinamismo della città e ad essere uno spazio di collaborazione e di scambio. Il prossimo settembre, la galleria ospiterà la Mendes Wood Gallery di SāoPaulo con la mostra Terra Trema, una collettiva di sei artiste brasiliane: Paloma Bosquê, Anna Bella Geiger, Sonia Gomes, Patricia Leite, Solange Pessoa e Leticia Ramos. Con la sua unicità, Napoli diventa un perfetto sfondo per accogliere la materiale ricchezza di queste artiste – i cui lavori includono dipinti, fotografie, sculture e film. Dislocando il linguaggio della modernità a favore della pratica sensoriale, l’eredità dell’arte brasiliana è rivisitata nella cornice di Napoli.

 

Il titolo della mostra fa riferimento a La Terra Trema, film di Luchino Visconti del 1948 e adattamento cinematografico della novella I Malavoglia(1881) di Giovanni Verga. Il film narra la storia di una famiglia di pescatori che vive e lavora ad Aci Trezza, in Sicilia e ritrae le difficoltà quotidiane a seguito dei cambiamenti socio economici del tempo.

 

Mettendo assieme una selezione di artiste di diverse generazioni, Terra Trema spazia in un periodo che va dal 1968 al 2018, con nuovi lavori di Bosquê e Leite. Processi poetici di approfondimento e accrescimento, di storie personali e universali incontrano un’enfasi in materialità geografica, fotografica e pittorica. La mostra è stata concepita in modo da arricchire l’esperienza dello spettatore, portando l’attenzione all’originalità dei lavori e alle loro possibili connessioni. 

 

Geiger indaga rappresentazioni cartografiche e il loro implicito controllo strutturale su lavori che inevitabilmente vanno a rafforzare il valore di un punto di vista marginale. I suoi film sono gesta verso la trasgressione. Mapas Elementares No.3 (1976) per esempio, diventa un poema visivo che allude alle condizioni e ai miti attribuiti alle culture latino americane. Le sculture in pietra ollare (2013-2017) di Pessoa somigliano a grandi cimeli o a resti archeologici. I suoi oli su tela raffiguranti creature primordiali, antropomorfe e anfibi sembrano composizioni grafiche che preservano le qualità formali delle sue sculture. 

 

Mentre i lavori di Pessoa richiamano le origini primordiali e la vita preistorica, le precarie sculture tessili di Gomes mescolano memorie biografiche e storiche con materializzazioni intuitive. Ancora diverse sono invece le sculture di Bosque che pongono l’attenzione sull’evoluzione dei materiali e sull’effimerità, impiegando diversi materiali come l’ottone, il feltro, il bronzo, il carbone, la resina, la cera, involucri organici, carta artigianale e fondi di caffè. La presenza di manufatti e prodotti artigianali allude alla relazione delle sue sculture con il corpo, mentre i materiali organici e le forme geometriche collegano caratteri del movimento neo-concreto brasiliano con le sensibilità post-minimaliste.

 

Ramos e Leite volgono l’attenzione alla materialità ed eredità storica del loro medium. Nelle opere di Ramos, i principi della fotografia e i suoi elementi di base – luce e carta – sono impiegati per sperimentare con metodo. Questo include l’utilizzo di tecniche appropriate per la documentazione fotografica, manipolando la loro applicazione in modo da ottenere visioni spettrali. Il suo filmato, Não é dificil para um investigador da natureza simular os fenômenos (2018), documenta una sequenza di eruzioni vulcaniche simulate. Nei dipinti di Leite, che includono nuovi lavori su legno creati appositamente per la mostra, le raffigurazioni bucoliche minimali mostrano una prospettiva deviata, rendendo le vedute di viaggi e video fugaci, quasi naïve; queste fonti rivelano esperienze personali e sensazioni del tatto.

 

Le diverse sensibilità toccate dalle artiste in mostra danno vita a un’esposizione coinvolgente e suggestiva. Terra Trema getta luce sulla corrente produzione artistica brasiliana, compromettendo ogni preconcetto si possa avere sui caratteri dell’arte brasiliana.

 

 

Paloma Bosquê (Garça, 1982) vive e lavora a San Paolo, Brasile. Le sue personali più recenti includono O Oco e a Emenda, Pavilhão Branco, Museu da Cidade, Lisbon (2017); Field, Mendes Wood DM, São Paulo (2016); O Incômodo, Pivô, São Paulo (2015).  I suoi lavori hanno preso parte a collettive istituzionali quali Brasile. Il coltello nella carne, Pac - Padiglione d'Arte Contemporanea, Milano (2018); Bienal de Coimbra, Coimbra (2017); Mycorial Theatre, Pivô, São Paulo (2016); Projeto Piauí, Pivô, São Paulo (2016); Roberto Burle Marx: Brazilian Modernist, The Jewish Museum, New York (2016); United States of Latin America, Museum of Contemporary Art Detroit, Detroit (2015). 

 

Anna Bella Geiger (Rio de Janeiro, 1933) vive e lavora a Rio de Janeiro. Le sue personali più recenti includono Anna Bella Geiger: Here is The Center, Wallach Art Gallery, Columbia University, New York (2018); Gavetas de Memórias, Caixa Cultural São Paulo, São Paulo (2018); Geografía Física y Humana, MUNTREF, Buenos Aires (2018), La Casa Encendida, Madrid (2017), Centro Andaluz de Arte Contemporáneo, Seville (2016). I suoi lavori sono presenti in collettive istituzionali quali Radical Women, Latin American Art, The Brooklyn Museum, New York (2018); América Latina 1960-2013, Fondation Cartier pour l’art contemporain, Paris (2013); Vidéo Vintage, Centre Pompidou, Paris (2012); Modern Women Single Channel 5 Artists, MoMA PS1, New York (2011); Adding it up: Acquisitons 70-95, MoMA, New York (1995); 39th Venice Biennale, Venice (1980); PROSPECTIVA 74, Museu de Arte Contemporânea de São Paulo, São Paulo (1974); São Paulo Biennials, São Paulo (1961-1967).  

 

Sonia Gomes (Caetanópolis, 1948) vive e lavora a São Paulo. Nel 2018 l’artista ha presentato la sua prima mostra monografica in Brasile al MASP - Museu de Arte de São Paulo e presso il Museu de Arte Contemporânea di Niterói. I suoi lavori sono stati esposti in numerose colletive istituzionali quali la 56ª Biennale di Venezia, (2015); Entangled, Turner Contemporary, Margate, England (2017); Revival, The National Museum of Women in the Arts, Washington, USA (2017); Art & Textiles – Fabric as Material and Concept in Modern Art, Kunstmuseum Wolfsburg, Germany (2013); Out of Fashion. Textile in International Contemporary Art, Kunsten - Museum of Modern Art Aalborg, Denmark (2013).

 

Patricia Leite (Belo Horizonte, 1955) vive e lavora a Belo Horizonte, Brasile. Le sue opere hanno preso parte a esposizioni museali quali Mínimo, múltiplo, comum, Estação Pinacoteca, São Paulo (2018); Aprendendo Com Dorival Caymmi — Civilização Praieira, Instituto Tomie Ohtake, São Paulo (2016); The Circus as a Parallel Universe, Kunsthalle Wien, Vienna (2013); Outra Praia, Museu de Arte da Pampulha, Belo Horizonte (2005).

 

Solange Pessoa (Ferros, 1961), vive e lavora a Belo Horizonte, Brasile. Le sue personali includono Solange Pessoa, Blum & Poe, Los Angeles (2017); Solange Pessoa, Mendes Wood DM, São Paulo (2016); Metaflor-Metaflora, Museu Mineiro, Belo Horizonte (2013); Museu de Arte da Pampulha, Belo Horizonte (2008); Museu da Inconfidência, Ouro Preto (2000); Palácio das Artes, Belo Horizonte (1995); e Centro Cultural São Paulo, (1992). Pessoa è stata premiata dalla Pollock Krasner Foundation (1996/1997), e ha partecipato a numerose collettive in Brasile e all’estero, tra le quali New Shamans (2016), High Anxiety (2016), e No Man’s Land: Women Artists (2015), Rubell Family Collection, Miami, USA;  Arte e Patrimônio, Paço Imperial, Rio de Janeiro (2014);  Mostra do Redescobrimento, CAPS Musée d'Art Contemporain, Bordeaux, France (2001); e  Heranças Contemporâneas (1999), Encontros e Tendências (1993), Museu de Arte Contemporânea de São Paulo. 

 

Letícia Ramos (Santo Antônio da Patrulha, 1976) vive e lavora a São Paulo, Brasile. Le sue personali includono: HISTÓRIA UNIVERSAL DOS TERREMOTOS, Itinerarios XXIII, Fundación Botín, Santander (2017); VOSTOK – Um prólogo, Pivô, São Paulo (2013); Bitácora, Mendes Wood DM, São Paulo (2012); Escafandro, La Bande Video, Quebéc (2011); ERBF – Estação Radiobase Fotográfica, Centro Cultural São Paulo, São Paulo, (2009/2010). I suoi lavori sono stati esposti in diverse collettive museali quali: Biennale Jogja XII, Jogja (2017); Hercule Florence: Le nouveau Robinson,Nouveau Musée National Monaco, Villa Paloma (2017); 18º Festival de Arte Contemporânea Sesc Videobrasil – Panoramas do Sul, Sesc Pompéia, São Paulo (2013); Expo Projeção 1973-2013, Sesc Pinheiros, São Paulo (2013); Se o clima for favorável / Wheather permitting... 9ª Bienal do Mercosul, Porto Alegre (2013); Programa de Fotografia, Centro Cultural São Paulo, São Paulo (2012); Trilhas do Desejo, Rumos Artes Visuais, Itaú Cultural, São Paulo (2009). 

 

 

 

Per informazioni sulla mostra si prega di contattare Federica Sheehan: federica@thomasdanegallery.com

Per informazioni sulla vendita si prega di contattare Devon McCormack: devon@thomasdanegallery.com

Per informazioni di stampa si prega di contattare Alex Bennett: alex@thomasdanegallery.com 

 

Orari di galleria:

Martedì – Venerdì 11.00 -13.30 e 14:30-19.00

Sabato 12.00 – 19.00 o su appuntamento